CONVEGNO 2018 CONVEGNO 2018 Convegno 2017 Convegno 2017 Programma Convegno 2019 Programma Convegno 2019 Locandina Convegno 2019 Locandina Convegno 2019 Cartellina del Convegno 2019 Cartellina del Convegno 2019 CONVEGNO 2019 CONVEGNO 2019
Iscrizione alla Newsletter  Iscrizione alla Newsletter  Leggi in PDF Leggi in PDF

Benvenuto

Diversamente Intelligenti

Sostieni il CEPROS

Vieni a Trovarci

WEBMASTER: Ganymedes
Attualmente Online
Tutti i contenuti pubblicati su Identità, salvo diverso esplicito avviso, possono essere usati menzionando l’autore e la licenza, ma solo a scopi non commerciali e solo in originale
Vai a”Borbottii”

Rivista online del Cepros Asti - OdV

Redazione: Palazzo Ottolenghi, C.Vittorio Alfieri, 350, 14100 , Asti.

Reg. Tribunale di Asti n. 1373/14 del 20 Ottobre 2014 Direttore Responsabile: Alessia Conti
Indice
IL GENOCIDIO DEL POPOLO ARMENO 1894 / 1896 – 1915 / 1918 di Luigi Rigazzi Nel centenario dell’immane catastrofe Occuparsi del genocidio del popolo armeno a un secolo dalla tragedia immane che si è perpetrata ai confini della nostra realtà europea - è una necessità, un modo di allargare l’orizzonte della sua ricerca e soprattutto di sensibilizzare l’opinione pubblica sia italiana che internazionale sull’argomento, ancora poco conosciuto e studiato. Si tratta del secondo evento che ha avuto questa denominazione, dopo il genocidio degli Herero per mano dell’esercito tedesco al comando del Generale Lothar von Trotha tra il 1904 e il 1907 in Namibia. Ma il termine genocidio Genocidio, dal greco genos - famiglia, tribù o razza e dal suffisso latino cidio- uccisione. è stato coniato per la prima volta da un giurista ebreo polacco, Raphael Lemkin nel 1944 (che nellla Sha’à aveva perso 49 familiari), per designare il massacro del Popolo Armeno. www.treccani.it/enciclopedia/genocidio Esso riguarda una popolazione dalla lunga storia e civiltà, cristiana dai primi secoli dell’era volgare: gli Armeni hanno popolato l’Anatolia e il sud del Caucaso per oltre 3.500 anni e la loro nazione nel 301 d.C. fu la prima ad adottare il Cristianesimo come religione di Stato. Nel 451 d.C., dopo il Concilio di Calcedonia a cui non partecipò, costituì una propria chiesa, indipendente dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa, la Chiesa Apostolica Armena . Sin dall’antichità la storia di quest’ultima coincide con quella dell’Armenia. Più o meno tutti hanno sentito parlare dei Giusti per Israele ”, cioè quanti vengono riconosciuti tali, perché si sono prodigati a rischio della loro vita per salvare gli Ebrei durante il regime nazi-fascista: essi vengono ricordati allo Yad Vashem di Gerusalemme con la posa di un albero. A pochissimi è noto che dal 1996 esiste a Yerevan , capitale dell’Armenia, il Muro della Memoria , sulla Collina delle rondini, dove vengono poste le lapidi con i nomi dei Giusti per gli Armeni e tumulate le ceneri o la terra delle tombe di tutti coloro che hanno testimoniato o denunciato la pianificazione e l’esecuzione del genocidio del Popolo Armeno da parte dei Giovani Turchi. E’ stata istituita anche la Giornata della Memoria che cade il 24 Aprile di ogni anno, a ricordare la stessa data del 1915 legata al cosiddetto Grande Male / Metz Yeghèrn. In verità lo sterminio del Popolo Armeno ha avuto luogo in due fasi, di cui la prima tra il 1894 e il 1896 sotto l’ultimo sovrano della Sacra Porta , ‘Abd ul-Hamid. Egli decise di scaricare sugli Armeni la colpa dei fallimenti dell’ operato suo e dei suoi predecessori, ed emanò alcune leggi per isolarli dalla vita civile e renderli reietti dell’impero, un’anticipazione di quello che avrebbero fatto con gli Ebrei negli anni ’30 del ‘900 i nazisti in Germania e i fascisti in Italia.