Finalmente una buona notizia
Un
mio
amico,
dipendente
nel
settore
orafo
da
20
anni,
si
è
ritrovato
a
dover
cercare
un
nuovo
impiego
per
la
chiusura
dell’azienda
in
cui
lavorava.
Per
fortuna
ha
trovato
subito
una
nuova
occupazione
in
una
ditta
storica
di
Valenza:
la
cosiddetta
“Città
dell’oro”.
Ha
avuto
qualche
iniziale
difficoltà
per
l’alto
livello
di
qualità
che
gli
veniva
richiesto,
ma
si
è
presto
adeguato
grazie
alla
sua
esperienza.
Da
i
suoi
racconti,
però,
la
cosa
che
più
mi
ha
colpito
è
come
in
un
settore
fatto
di
piccole
aziende
a
conduzione
familiare,
la
“sua”
ditta
sia
all’avanguardia
nell’uso
di
strumenti
tecnologici,
nell’organizzazione
del
lavoro
e
nella
tutela
dei
lavoratori:
i
dipendenti,
per
esempio,
possono
usufruire
dell’asilo
nido.
Ma,
ciò
che
trovo
grandemente
incoraggiante,
è
che
quel
mio
conoscente
ha
ricevuto
la
collaborazione
e
il
sostegno
di
colleghi
e
dirigenti,
finché
non
ha
dimostrato
di
essere
all’altezza
del
livello
richiesto.
Quindi
se
ne
deduce
che
la
richiesta
di
eccellenza
esiste
ancora
e
ci
sono
aziende
capaci
di
soddisfarla
e
di
far
crescere
professionalmente
i
propri
dipendenti.
Quello
della
gioielleria
è
un
settore
voluttuario
e,
a
questi
livelli,
si
rivolge
ad
un
mercato
ristretto
ed
elitario,
ma
il
principio
di
ricercare
l’eccellenza
dovrebbe
essere
esteso
ad
ogni
campo
delle attività quotidiane.
M.N.
IO LA PENSO COSI'
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15/05/2018
Rivista online del Cepros Asti - OdV
Redazione: Palazzo Ottolenghi, C.Vittorio Alfieri, 350, 14100 , Asti.
Reg. Tribunale di Asti n. 1373/14 del 20 Ottobre 2014
Direttore Responsabile: Alessia Conti