L’8 Marzo è ancora importante
Qualche
anno
addietro,
l’8
Marzo
aveva
significati
particolari.
Grande
era
l’entusiasmo,
grande
la
gioia
delle
giovani
nel
vedere
finalmente
riconosciuti
l’importanza
ed
il
valore
della
presenza
femminile
nella
società,
molto
sentito
il
desiderio
di
ricordare,
celebrandole,
le
durissime
lotte
sostenute
dalle
prime
suffragette
per
ottenere
attenzione,
rispetto
e
riconoscimento
nella
società.
Le
manifestazioni
erano
molto
sentite
e
seguite
con
slancio
e
autentica,
sincera,
partecipazione.
Oggi
molto
è
mutato,
ovviamente;
ad
alcuni,
forse,
pare
che
quanto
ricordato
allora
sia
vecchio,
superato
e
lontano
dalle
pressanti
necessità
del
momento
attuale,
così
carico
di
problematiche
complesse,
di
difficile
interpretazione
e
di
ancor
più
difficile
soluzione.
Per
parte
mia,
però,
ritengo
l’8
Marzo
molto
importante
per
ricordare
il
passato
e
riaffermare
principi
che
non
sono
ancora
divenuti
pienamente
patrimonio
comune,
quali
il
considerare
ognuno
come
una
persona
avente
diritti
e
doveri,
degna
di
occupare
un
posto
nella
società,
di
essere
e
di
poter
raggiungere
le
mete
che
le
sue
capacità
consentono.
I
mutamenti
avvenuti
di
recente,
che
si
susseguono
a
ritmi
sempre
più
rapidi
ed
inattesi,
generatori
di
ansie
e
resistenze
dovrebbero
spronarci
a
scegliere
ed
agire
non
in
nome
di
questa,
o
quella
retorica,
ma
rifacendoci
ai
principi
della
Dichiarazione
dei
Diritti
dell’uomo.
Che,
con
lungimiranza
e
senso
di
vera
uguaglianza,
non
esprimono
valutazioni
per “categorie”, ma offrono modelli di comportamento per ogni cittadino del mondo.
S.A.