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27/03/2018

Rivista online del Cepros Asti - OdV

Redazione: Palazzo Ottolenghi, C.Vittorio Alfieri, 350, 14100 , Asti.

Reg. Tribunale di Asti n. 1373/14 del 20 Ottobre 2014 Direttore Responsabile: Alessia Conti
Io di PDB ricordo la voce. Ascoltavo su Radio 3 Uomini e profeti . Quando l’ho conosciuto, non ho riconosciuto un volto, ho riconosciuto una voce. Ad ascoltarla, mi pare che in Paolo ci fosse una componente che era lontana, che era antica e scarsamente comprensibile per chi, come me, era venuto dopo e aveva una cultura diversa, più settoriale. Ho sempre apprezzato la sua lucidissima intelligenza e la sua fantasia che faceva dire di lui: “Paolo racconta favole per adulti”. Ma questo era l’ultimo Paolo. Cerchiamo di risalire alle origini. Quando era ancora studente, nel 1948, a 21 anni componeva poesie. Sul precedente numero del “Platano” sono ricordate le liriche inserite in una pubblicazione, Luci vaganti, a cura di Sara Treves 1 che cosÌ commentava: “Pensoso giovane, a cui la natura ha fatto dono di una eccezionale sensibilità che egli conforta, accresce ed esalta collo studio e un conscio e meditato amore dei classici. Se gli sarà dato di esprimere il suo mondo intimo, e gli sarà dato, e se è vero che dall’alba si conosce il giorno, Asti si glorierà di annoverarlo tra i suoi figli” 2 . Al proposito Donatella Gnetti rimarcava: “C’è in nuce in queste composizioni di Paolo De Benedetti adolescente molto dell’uomo che verrà” 3 .
Quando Paolo raccontava favole per adulti di Enzo Montrucchio