Favole in … punta di piedi
I
giocatori
erano
gli
scarti
delle
altre
squadre,
il
club
aveva
sempre
e
solo
lottato
per
non
retrocedere
nei
campionati
inferiori
e
gli
scommettitori
professionisti
pagavano
(e
hanno
pagato!)
5.000
sterline
per
ogni
sterlina
scommessa
sul
risultato
che
la
squadra
inglese
del
Leicester
vincesse
lo
“scudetto”
nella
patria del calcio. Ebbene, questo risultato – come ci spiegano
(a
posteriori,
che
è
sempre
più
facile
…) gli esperti -
è
stato
raggiunto
grazie
al
metodo
di
un
allenatore
italiano,
Claudio
Ranieri,
che
a
sua
volta
era
stato
finora
considerato
come
un
eccellente
“perdente
di
successo”.
Io
non
sono
un
esperto
di
calcio,
anzi:
in
genere
il
campionato
non
lo
segue
neppure.
Nemmeno
quello
italiano,
ma
questa
favola
calcistica
mi
ha
davvero
conquistato:
«Bisogna
crederci»,
questa
–
semplificando
-
sembra
essere
stata
la
regola
numero
uno,
che
Ranieri
ha
saputo
inculcare
ai
suoi
ragazzi.
Dando
sempre
il
massimo,
giocando
pulito
e
rendendo
conto
solo
alla
propria
coscienza.
Se
fossimo
tutti
in
grado
di
applicare
questa
piccola
grande
metafora
calcistica
alla
vita
di
tutti
i
giorni,
ognuno
nel
proprio
ambito
professionale,
sarà
anche
retorico
dirlo,
ma
davvero
potremmo
trasformare
in
favola
anche
la
realtà.
Mario Barberis