Sui funerali di Amatrice … io la penso così
Questo
mio
scritto,
forse,
scandalizzerà
più
d’uno.
Nondimeno
tengo
ad
esprimere
il
mio
pensiero
sulla
questione
e
lo
faccio
con
convinzione.
La
tragedia
che
ha
colpito
le
popolazioni
terremotate
è
immensa,
per
la
perdita
degli
affetti,
delle
case,
dei
luoghi
in
cui
ciascuno
ha
intrecciato
la
propria
vita.
Per
la
paura,
il
dolore,
la
fatica
e
l’incertezza.
Almeno
in
queste
occasioni
gli
Italiani,
spesso
privi
di
senso
civico,
individualisti
e
un
po’
cialtroni,
riescono
ad
attingere
alle
proprie
risorse
migliori
prodigandosi
con
generosità
e
abnegazione.
In
questa
circostanza
in
particolare
mi
pare
di
aver
colto,
non
solo
il
contributo
spontaneo
dei
volontari,
ma
un’efficienza
e
una
prontezza
delle
istituzioni
che
forse
non
si
era
mai
vista
a
questo
livello.
I
Vigili
del
Fuoco,
la
Protezione
Civile,
l’Esercito,
la
Marina,
i
Forestali
e
altri
Corpi
dello
Stato
hanno
svolto
un
lavoro
encomiabile,
con
professionalità
e
dedizione,
anche
a
rischio
della
propria
vita.
Non
sono
degli
eroi,
ma
persone
che
compiono
bene
il
proprio
dovere
con
la
dignità
che
ciascuno
dovrebbe
avere
nel
proprio
ambito
professionale
e
sociale.
Purtroppo
anche
in
queste
circostanze
non
riusciamo
a
sottrarci
alla
nostra
indole
populista
e
demagogica.
Il
Prefetto,
certamente
di
concerto
con
le
altre
istituzioni,
aveva
ritenuto
più
agevole
e
sicuro
far
svolgere
a
Rieti
i
funerali
delle
vittime
di
Amatrice.
Le
bare
erano
già
tutte
raccolte
nel
palazzetto
dello
sport,
dove
probabilmente
c’è
anche
un
impianto
di
refrigerazione
e
dove
si
sarebbe
potuto
officiare
il
rito
in
sicurezza,
lontano
dal
pericolo
di
crolli.
Non
paghi
dello
sforzo
immane
dei
soccorritori,
gli
Amatriciani
hanno
invece
preteso
che
le
bare
venissero
riportate
ad
Amatrice
per
i
funerali.
Se
è
comprensibile
il
desiderio
di
dare
sepoltura
ai
propri
cari
nella
terra
in
cui
sono
vissuti,
non
ritengo
però
condivisibile
la
pretesa
di
veder
soddisfatto
ogni
desiderio
nel
momento
i
cui
ci
sono
priorità
ben
maggiori
che
comportano
lo
sforzo
e
il
sacrificio
di
altri.
Gesù
ha
detto:
“lasciate
che
i
morti
seppelliscano
i
loro
morti”.
È
più
importante
amare
i
propri
cari
in
vita
e,
in
tale
tragica
circostanza,
francamente,
mi
sarei
accontentata dei funerali a Rieti.
Nadia Mai